Impresa sicura: gli acetifici.
Nell’ambito del settore agroalimentare il comparto italiano degli acetifici rappresenta una interessante nicchia di produzione. Dati di Federvini ci testimoniano che gli Acetifici di vino sono rappresentati da poche aziende (una trentina di siti produttivi con meno di 500 occupati), la maggioranza di piccole o piccolissime dimensioni, per un fatturato annuo dell’ordine di 300 milioni di €.
La produzione dell’Aceto Balsamico Modenese IGP è avvenuta invece (dati del 2014) in 72 acetifici coinvolgendo direttamente 250 aziende con 900 occupati, per un volume di prodotto di circa 100 milioni di litri e un fatturato di 700 milioni di €, il 92% del quale con l’estero.
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I dati relativi all’Aceto Balsamico Tradizionale DOP (da www.tutelabalsamico.org) sono molto diversi: il numero di operatori è più elevato (oltre 300 solo a Modena), ma quasi sempre legato ad acetaie familiari di dimensioni minuscole, anche in termini occupazionali. Sommando i litri annualmente prodotti delle due DOP “Tradizionali” (Modena e Reggio nell’Emilia) si può stimare che non si superino le 100 mila boccette da 100 ml, vale a dire 10 mila litri, per un valore di mercato di circa 8 milioni di euro.
In questo approfondimento dedicato ai temi della tutela della salute e sicurezza sul lavoro negli acetifici si esamineranno gli acetifici industriali per la produzione di aceto di vino e per la produzione di aceto balsamico.