Impresa sicura: sovraccarico bio-meccanico.
Il nostro corpo ci consente l’esistenza ed è il nostro principale strumento di lavoro. Ci consente di muoverci nell’ambiente, di assumere le posizioni che ci servono, di spostare oggetti e utilizzare attrezzature. Con il nostro corpo normalmente svolgiamo un vero e proprio lavoro meccanico e quindi lo sottoponiamo normalmente ad un carico “biomeccanico” di diverso tipo e intensità.
Il corpo trae beneficio da un movimento armonico entro certi limiti ma può subire danni in caso di movimento eccessivo o assente.
Non sempre siamo in grado di stimare da soli in modo accurato le conseguenze dei compiti che stiamo svolgendo con il nostro corpo. Le conseguenze del nostro lavoro possono facilitare o provocare danni al nostro corpo sia durante l’esecuzione di un movimento che a distanza di tempo. I limiti di “usabilità” del nostro corpo sono stati studiati a lungo e anche se le conoscenze sono destinate a crescere e migliorare, i dati disponibili ci consentono già da tempo di affrontare con sufficiente sicurezza l’organizzazione di un lavoro.
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Di fatto le malattie muscolo scheletriche sono la più diffusa malattia professionale e gli infortuni da sforzo sono numerosi. Occorre quindi riunire e divulgare tutte le conoscenze utili per organizzare il lavoro in modo sicuro. Come per altri temi, il buon senso e le proprie convinzioni il più delle volte falliscono se non sono basati su conoscenze verificate. Anche per questo sono state emanate e adottate norme di diverso tipo che forniscono indicazioni e pongono limiti e vincoli a chi organizza il lavoro.
Questo documento è un percorso semplice ma rigoroso, rivolto a chi il lavoro lo esegue (oltre che a chi lo organizza o ne valuta i rischi). Il percorso inizia con 4 domande.